La famiglia è l’origine del desiderio ma anche delle più grandi paure. La paura di non farcela, di essere rifiutati, di essere inadeguati così come quella di mostrarsi per chi si è veramente. Il superamento dei mostri interiori di 1 diventa ilfuoco
combustibile della narrazione. Cosa implica il desiderio di superare un
proprio trauma irrisolto, cosa vuol dire diventare una persona nuova,
cambiata, cresciuta? Qual è il percorso che porta alla disgregazione
dell’identità e poi alla rielaborazione del lutto della propria madre?
Il testo prende le mosse da queste domande e le rivolge al lettore
facendo affidamento a una metafora scenica che trova risoluzione
solamente nel finale. L’astrazione, o meglio, un’evocazione è l’unico
metodo di analisi rimasto.
→ Estratto
Traduzione tedesca e francese disponibile.
Letto sottoforma di lettura scenica presso il Teatro Studio Foce di
Lugano durante il FIT Festival Internazionale del Teatro e della Scena
Contemporanea e al Museo d'Arte di Mendrisio durante il finissage della
mostra su A.R. Penck.